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Il prodigio dell'essere donna sta in fondo a questo romanzo; costringe il lettore a una discesa vorticosa nelle increspature di chiaro e scuro dell'universo femminile, per riuscire a comprenderne almeno un frammento. "Cosce dure" è la storia di una donna, ritratta nell'intensità di tre fasi critiche della sua esistenza. La gravidanza indesiderata, frutto di una sessualità promiscua, che riuscirà ad accettare grazie all'incontro con un'anziana signora. Questa figura amorevole diviene per lei madre e amica; la mano tesa che non ha mai incontrato. La degenza in ospedale, a causa della perdita del bambino che porta in grembo. Il senso di colpa e la lenta ripresa. Infine, la riflessione. La protagonista vaga per la città, da sola, la sera di Capodanno a pochi giorni dalla separazione dal marito. E qui che riallinea nella memoria i ricordi essenziali e più vividi; il senso di sconforto per la morte dell'anziana signora, e l'incontro appassionato con quello che sarà poi suo marito, un anarchico fascinoso che mai si conformerà alle consuetudini, e finisce per tradirla più volte, anche con ragazze molto più giovani. La brutalità della violenza sulle donne, raccontata, come raramente accade, da chi ne è vittima.